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Profilassi primaverile: come proteggere cani e gatti da pulci, zecche e zanzare

Con l’arrivo della bella stagione si può stare più tempo fuori casa con i nostri animali, nei parchi o in villeggiatura, però questo li espone maggiormente al contatto con eventuali parassiti, che possono essere la causa di diverse patologie. E’ quindi tempo di prevenzione per godere dei momenti di libertà nella natura in tutta serenità, evitando di dare un passaggio a pulci, zecche e insetti vari, trasportandoli fino alle nostre case.
Le punture di alcuni parassiti possono infatti trasmettere malattie a cani e a gatti e anche all’uomo e una buona strategia di prevenzione potrà essere sicuramente d’aiuto.

Parliamo di:

Pulci

In natura, esistono numerose specie di pulce. Le più comuni sui nostri cani e gatti sono la Ctenocephalides felis, chiamata anche pulce del gatto, e la Ctenocephalides canis, la pulce del cane. Indipendentemente dalla specie, le pulci non sono particolarmente selettive rispetto all’ospite e infatti si spostano tranquillamente da un animale all’altro.
Le pulci sono molto piccole, la loro misura è compresa tra 1,5 e 4 millimetri, e saltano facilmente sul nostro animale.
Le femmine depongono le uova sull’ospite, da cui hanno origine piccole larve che si possono annidare negli spazi frequentati dai nostri animali, come ad esempio le cucce, i divani e i tappeti.

Oltre a creare prurito all’animale che le ospita, le pulci possono causare diverse malattie, come ad esempio:

 

  • Dermatite allergica da pulci: è provocata dalla saliva delle pulci e porta il cane o il gatto a grattarsi e mordicchiarsi fino a crearsi lesioni importanti a causa del prurito.
  • Parassitosi intestinali: le pulci sono ospiti intermedi della tenia del cane (Dipylidium canium) e l’ingestione accidentale delle pulci, durante il grooming, costituisce la via di trasmissione della tenia. Infine l’infestazione intestinale da tenia può provocare vomito, diarrea e dimagrimento progressivo.
  • Bartonellosi: le pulci contribuiscono anche alla trasmissione di un batterio responsabile della malattia da graffio del gatto, che nel cane provoca febbre, infiammazione e gonfiore dei linfonodi, infiammazioni muscolari e artriti. Inoltre può essere contratta anche dall’uomo se graffiato da un felino infetto.

Prevenzione contro le pulci: è necessario utilizzare specifici prodotti antipulci, reperibili in commercio sotto forma di gocce da applicare mensilmente, collari dalla durata variabile o compresse da somministrare per via orale.

Zecche

Come le pulci, anche le zecche si nutrono del sangue dell’animale che le ospita ed è visibile come il parassita si gonfia dopo il pasto. Le principali specie di zecche che infestano il cane e il gatto sono sostanzialmente due: la Rhipicephalus sanguineus, comunemente nota come zecca bruna del cane, e l’Ixodes ricinus, la zecca dei boschi. Le zecche che possono aggredire i nostri cani e gatti provengono dall’ambiente, dove sono attive praticamente per tutto l’anno, in tutte le zone del nostro paese.

Le malattie che le zecche provocano sono le seguenti:

  • Rickettsiosi: la più comune in Italia è la febbre bottonosa del Mediterraneo, che viene trasmessa da diverse specie di zecche e l’agente patogeno è rappresentato dalla Rickettsia conorii e da altre rickettsie. Questa malattia si manifesta con febbre, anoressia, tosse, zoppia, depressione, vomito e diarrea.
  • Hepatozoonosi: è una malattia parassitaria trasmessa attraverso l’accidentale ingestione di zecche infette. Causa febbre, perdita di appetito, dimagrimento, letargia e anemia.
  • Ehrlichiosi: malattia infettiva che colpisce i globuli bianchi e danneggia il sistema immunitario. I sintomi includono febbre, depressione, dimagrimento e perdita di appetito.
  • Babesiosi: conosciuta anche come piroplasmosi, è la malattia provocata dal protozoo Babesia canis e l’infezione è causa di febbre, anoressia e deterioramento delle condizioni generali.

Prevenzione contro le zecche: come per le pulci è preferibile utilizzare specifici prodotti antizecche, da applicare regolarmente, con maggiore cura nel periodo compreso tra aprile e ottobre. Si consiglia inoltre al rientro dalle passeggiate in campagna di controllare soprattutto gli spazi interdigitali delle zampe, le ascelle, l’inguine e la base delle orecchie del vostro cane, dove si possono nascondere le zecche.

Leishmaniosi

Causata da diverse specie di protozoi del genere Leishmania, viene veicolata in Europa dalle punture del pappatacio (Phlebotomus papatasi), mentre nel resto del mondo è trasmessa da flebotomi del genere Lutzomyia (mosca della sabbia, sandfly). Questi insetti sono attivi per lo più durante le ore serali e notturne dei mesi caldi, indicativamente da maggio a ottobre. Inoltre si deve tenere presente che la leishmaniosi non viene trasmessa direttamente da cane a cane o da cane a persona, poiché il protozoo, per diventare infettante, deve prima compiere nel pappatacio una parte del proprio ciclo biologico.
I segni clinici di questa malattia sono variabili e dipendono dalla risposta immunitaria dell’animale, dal decorso dell’infezione e da altri fattori tuttora non chiariti. Alcuni cani manifestano fin da subito i linfonodi ingrossati, perdita di peso, anoressia e debolezza. Si rende quindi necessaria una terapia idonea per non far aggravare l’animale. Inoltre a causa della grande variabilità dei sintomi e manifestazioni cliniche, può non essere facile diagnosticare la malattia tempestivamente.

Prevenzione contro la leishmaniosi: a differenza di zecche e pulci, che sono attive tutto l’anno e in tutte le aree del nostro paese, i pappataci/flebotomi sono stagionali e la loro presenza è diversificata su base territoriale, variando sensibilmente da una regione all’altra.
L’unica arma per prevenire la malattia è impedire che il cane venga punto da questi insetti ed è quindi di fondamentale importanza la scelta del prodotto antiparassitario, quali le fialette o il collare e la loro corretta applicazione. Si può inoltre valutare anche la vaccinazione, sempre associata ad un antiparassitario, soprattutto per animali che frequentano zone endemiche.
Ad ogni modo lo schema di profilassi della leishmaniosi nel cane va adattato alle singole situazioni con l’aiuto di un medico veterinario, che saprà fornire un consulto personalizzato e suggerire delle indicazioni mirate.

Filariosi cardio-polmonare

La Filariosi è una malattia parassitaria diffusa in tutta Italia che colpisce il cane e meno frequentemente il gatto. Il parassita responsabile è Dirofilaria immitis, un nematode, dall’aspetto di verme cilindrico che colpisce il sistema circolatorio del cane e del gatto, mentre la Dirofilaria repens è responsabile di una forma sottocutanea.

La malattia viene trasmessa ai nostri animali tramite la puntura delle zanzare. L’insetto, che funge da ospite intermedio, inietta nel nostro animale le forme immature di filaria, che possono raggiungere il cuore e crescere fino a raggiungere lo stadio adulto infetto.
I periodi maggiormente rischiosi sono la tarda primavera, l’estate e l’inizio autunno.
Nel cane ha un decorso cronico e asintomatico e i segni clinici possono esordire con tosse cronica, difficoltà respiratorie e nei casi più gravi perdita di peso, disidratazione, debolezza e perdita dell’appetito.
Nel gatto la filaria può essere asintomatica per lungo tempo e a volte può andare incontro a guarigione spontanea.
Invece nei gatti dove la malattia si aggrava, i sintomi sono simili a quelli del cane ovvero tosse, difficoltà respiratorie perdita di peso, anoressia, dimagrimento e morte improvvisa.
Per la diagnosi è utile effettuare un test ematico in grado di rilevare la presenza delle filarie nel sangue o degli antigeni delle femmine adulte in campioni di siero o sangue ed eventuali indagini aggiuntive per avere un quadro completo dell’infestazione.

Prevenzione contro la filaria: esiste un’efficace profilassi, che deve essere eseguita nella stagione dove sono attive le zanzare (da aprile a novembre), impiegando farmaci da somministrare oralmente ai nostri animali 1 volta al mese o come iniezione da eseguire una sola volta ad inizio stagione.
Inoltre prima di iniziare la profilassi è indispensabile accertarsi che i soggetti risultino negativi alla malattia, eseguendo un semplice esame del sangue.

Vi aspettiamo in Clinica per pianificare insieme le profilassi da seguire per proteggere il vostro animale da pulci, zecche e zanzare!